Netflix arriva in Italia

Netflix arriva in Italia, ucciderà la tv? Non sembra proprio

L’arrivo di Netflix in Italia è imminente. La più grande rete di internet tv, con 65 milioni di abbonati nel mondo, sarà disponibile dal 22 ottobre. Ma il successo in America non si è replicato in Francia, ad esempio. Da noi che succederà? CondividiTweet8 Netflix in Italia, arrivano nuove offerte Sarà Netflix il bersaglio di Apple Tv? Telecom accordo con Netflix, spinta a banda larga Netflix vuole entrare in Cina? Troverà Alibaba sulla sua strada Ted Sarandos anticipa a Rainews i progetti per lo sbarco di Netflix in Italia 30 settembre 2015L’accesso a Netflix potrà essere fatto da smart tv, tablet, smartphone, computer, console per videogiochi e set-top box connessi a internet, oltre che da Apple tv e Google Chromecast. Il primo mese di abbonamento sarà gratuito.

I prezzi

Netflix offrirà un piano ‘base’ (una sessione di streaming alla volta in definizione standard) al costo di 7,99 euro al mese, un piano ‘standard’ (due sessioni di streaming in contemporanee e in alta definizione) a 9,99 euro al mese e un piano ‘premium’ (quattro sessioni di streaming alla volta in ultra hd 4K) a 11,99 euro. L’abbonamento si può disdire in qualsiasi momento.

Anche gli operatori

Fin da subito, anche se non sono indispensabili per accedere alla piattaforma, sono stati annunciati accordi con due telco italiane, Telecom Italia e Vodafone, che offrono alcune facilitazioni agli utenti. Netflix sarà disponibile tramite il set-top box Timvision per i clienti Telecom Italia, che potranno pagare l’abbonamento nella bolletta telefonica. Vodafone dal canto suo offrirà diverse promozioni, come l’acquisto di servizi di fibra ottica o 4G e, anche in questo caso, il pagamento dell’abbonamento in bolletta. Ma la banda c’è? Nell’annunciare l’accordo con Netflix nel luglio scorso, Telecom Italia aveva sottolineato che l’arrivo della tv via internet americana darà un contributo importante alla diffusione della banda ultra larga in Italia, indispensabile per avere una buona qualità di streaming: “La partnership conferma la nostra strategia industriale e ci vede in Italia come l’unica piattaforma aperta di distribuzione di contenuti premium che integra le migliori offerte disponibili sul mercato”, aveva dichiarato nell’occasione Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom.

Chi potrebbe restare fuori

La diffusione della banda larga in Italia è ancora molto indietro rispetto agli altri Paesi europei, e questo potrebbe significare un effettivo problema per la resa di servizi in streaming in altra definizione. In Italia, il documento ufficiale con la strategia per la banda ultralarga ha come obiettivo entro il 2020 la copertura fino all’85% della popolazione, con una connettività ad almeno 100 Mbit/s. Per il restante 15% della popolazione, invece, l’obiettivo è di garantire servizi con velocità pari ad almeno 30 Mbit/s in download. In alcune regioni italiane (come ad esempio il Molise, le Marche, le isole maggiori, ma anche il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta) il digital divide è particolarmente elevato. Con l’aggiornamento delle infrastrutture fisse, la banda larga arriverà nelle case e nelle aziende, ma la connessione ultraveloce dovrà correre anche tra i ponti di trasmissione radio per dispositivi mobili, con la quinta generazione di connessioni mobili o 5G, indispensabile per utilizzare a tempo pieno e dovunque i device che ci sono ormai familiari – smartphone, tablet e console giochi. Anche da questo dipenderà il legame tra italiani e Netflix.

Morte della tv?

Al contrario Netflix dipenderà da infrastrutture in itinere, ma comunque non ucciderà la tv tradizionale. Del resto, è lo stesso Ted Sarandos, Content Manager di Netflix, a precisare di non essere in ‘guerra’ con la tv: “In Italia siamo pronti a cooperare con le televisioni presenti, a comperare diritti e produrre insieme, non abbiamo ancora un business plan: il nostro investimento dipenderà dal numero di abbonati e dall’andamento nel mondo dei prodotti italiani. Ci auguriamo che la struttura produttiva italiana riesca ad attrarre una parte consistente del nostro budget”. Nessun timore, quindi, la tv non sparirà sotto i colpi della tv via internet: “Qualcuno temeva che la gente abbandonasse la tv tradizionale, ma non è accaduto”.

In Francia?

Mezzo flop Netflix ha un numero di abbonati stimato in 65 milioni di persone in tutto il mondo, di cui circa 42 milioni solo negli Stati Uniti. In Francia, dove il servizio è partito da circa un anno, gli abbonati si aggirano sui 500-700mila. Un successo? non troppo.

Fonte/Source: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/netflix-italia-22-ottobre-cosa-accadra-televisione-a0fffe59-5e0d-47fd-a9e0-4189f5298d97.html